SOGNI D’ORO

Se decidi di sognarmi,
per favore,
fallo bene.
Niente cose già sentite, un po’ banali o tragediette.

“Dove andiamo, dunque?”

È il tuo sogno, scegli tu!
Ma che sia un posto carino!

“La stradina di un paesello, con i sassi in bella vista?”

Mmh… mi piace!
Ma va’ avanti, superiamo la chiesetta ed entriamo in quel negozio.

“Ma cos’è la libreria?
Non ci avevo mai pensato…”

È il tuo sogno,
stai facendo tutto tu!
Dai entriamo!

Questo odore … della carta, di avventure, di duelli e principesse.
E poi i viaggi, navi, pure i draghi…
Non farebbe innamorare proprio tutti?

“Proprio tutti?”

Dai, sù,
prova a leggermi qualcosa!

“Leggo qui, davanti a tutti?”

Ma sei cucco! Guarda che non c’è nessuno,
è il tuo frutto della mente,
forse ascolto solo io
ed esisti solo tu.
Dai ti prego, un pezzettino!

Mentre passano le ore, o i minuti chi lo sa,
mentre rubi le parole alle poesie,
d’improvviso tutto trema, tutt’intorno.

“Che è successo? Il terremoto?”

Sta’ tranquillo, sta finendo solo il sogno!
Ora usciamo, prima che ci crolli addosso.
Non ti aspetto anche domani,
credo non ritornerai,
ma se arrivi, sono lì,
tra le file dei romanzi e le enciclopedie.

“Ora vado, sento un suono in lontananza… le campane?”

No, è la sveglia!
Corri!
Anzi, aspetta… ecco qua!
Mi è avanzato questo bacio,
voglio che lo tenga tu!

Fa’ buongiorno, realtà d’oro!

massimo-giannoni-giorgio-bertozzi-neoartgallery-1

12 risposte a "SOGNI D’ORO"

  1. “Le librerie sono un presidio di civiltà.
    Ogni volta che chiudono, un pezzo di società va via con loro.
    Muore.
    Sono luoghi di sovversione per antonomasia: vi si incontrano, spesso, intelligenze sveglie e curiose, uomini e donne che hanno desiderio di conoscenza.
    Divoratori di libri, di giornali, signori spesso miopi che riescono a vedere lontano.
    Molto lontano e meglio di altri.
    E, si sa, curiosità e conoscenza sono i grandi nemici di chi non desidera che si disturbi il manovratore: i coltivatori dell’opacità sociale.
    Sia egli il capo di una cosca mafiosa oppure un politico che non ammette opposizione, come tanti ce ne sono in questa nostra democrazia malata.
    Nemici della verità, o delle tante verità che si possono trovare nei libri”.

    Da “I sovversivi. In terra di mafia la normalità è rivoluzione”
    di Nino Amadore (giornalista de “Il Sole 24 ORE”).

    Anch’io ho sempre amato la lettura (e la scrittura), tanto da augurarmi che lassù, in Paradiso, qualcuno abbia provveduto ad allestire una biblioteca.
    In modo da potervi leggere (in santa pace, è proprio il caso di dirlo!) tutto ciò che mi sia perso qui, in Terra.

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    1. Che bello questo passo, mi trovo proprio d’accordo.
      Purtroppo devo rinunciare a leggere quanto vorrei per impegni vari di studio e lavoro, sarebbe bello bloccare un po’ il tempo e finire un libro, prima di riprendere con la vita reale!!

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    1. No no, non è assolutamente una richiesta indiscreta.
      Peró devo confessare che non ho un autore prediletto, mi affido molto alla sensazione che mi trasmette la trama e la copertina, a volte colgo i suggerimenti degli amici, o mi fido delle recensioni online.
      Dipende molto anche dal periodo.
      In quest’ultimo per esempio non ho la testa per letture troppo impegnate e mi sto dilettando con “La ragazza del treno”.
      Tra i miei libri preferiti ci sono “Cecità” di Saramago e “La coscienza di Zeno” di Svevo.
      Se hai (mi permetto di darti del tu) qualche lettura da consigliarmi la terró in considerazione!

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      1. Solitamente consiglio “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella, poiché mi ha lasciato qualcosa di veramente profondo.
        Protagonista è una ragazzina somala con la passione per la corsa, chiamata a lottare contro tutto e tutti per realizzare i propri sogni e il desiderio di riscatto di una nazione intera.
        Ce la farà?
        P.S. Si tratta di una storia realmente accaduta, magistralmente esposta dall’autore attraverso uno stile narrativo appassionante e coinvolgente.

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  2. Ti prego di perdonarmi per la proposta – forse un po’ insolita e poco opportuna – che mi accingo ad avanzarti, ma data l’importanza che personalmente riservo alla sincerità, non posso fare a meno di rivelartela.
    Mi farebbe piacere intrattenere con te un dialogo che possa – eventualmente – permetterci di conoscerci meglio.
    Se condividi tale mia curiosità, puoi scrivermi attraverso il seguente link (cliccando su “Email”):
    https://www.blogger.com/profile/03617499816002165349.
    Ribadendo la mia richiesta di scuse, desidero porgerti fin d’ora i miei ringraziamenti, indipendentemente dalla risposta che tanto gentilmente vorrai fornirmi.

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  3. La freschezza del tuo stile rivela anche una certa solidità che dà tranquillità. Mi piace pensare chissà perchè a persone come Jannacci. Gente capace di regalarsi spazi aperti su sguardi preoccupati. Grazie mille ragazza!!! Costanza

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    1. “Gente capace di regalarsi spazi aperti su sguardi preoccupati.
      Ma che meraviglioso complimento. Ti ringrazio di cuore.
      Anche senza un motivo preciso, ricordare lontanissimamente persone come Jannacci è un onore.
      Un caro saluto!!

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