LEGAMI

​Quando si capisce se un legame potrà diventare speciale?
Forse ogni persona lo sa in un diverso momento, perché le priorità che abbiamo sono differenti e quello che cerchiamo nei rapporti umani, di qualsiasi genere, pure.

Per esempio, io non lo capisco subito, per questo normalmente tendo a dare una “prima occasione”  a tutti e poi tenermi stretti solo alcuni.

Tanti troveranno imprescindibile avere degli interessi comuni. 

È lecito e intelligente, no?

Altri si basano sulla prima impressione e vi giuro che io non so come facciano, ma tante volte ci azzeccano(A questa categoria appartiene mia mamma, detentrice della sfera di cristallo).

E vogliamo parlare degli zodiaco-addicted? 

Queste sono persone che sostengono di poter andare d’accordo solo con determinati segni, demonizzandone altri.. 

E quindi, magari, non possono assolutamente avere amici del Leone, ma ben vengano gli Scorpioni.

(ammetto di essermi fatta influenzare in rare occasioni).
Ma, tornando a me … Io lo capisco un po’ dopo.

Quello che fa tantissimo per me è il ritmo della conversazione.

Le pause, le cadenze, il perfetto incastro delle mie frasi e quelle del mio interlocutore.

Lasciamo stare per un attimo gli argomenti e i contenuti, fingiamo anche di conversare, che so… di mattonelle.

Parliamo solo di ritmo … ogni qualvolta incontro qualcuno con il mio stesso ritmo di linguaggio (o scrittura), inizio ad esaltarmi non poco, per aver trovato una Persona in piú.

Per spiegarmi meglio..

Avete presente coloro che al termine di una tua frase non ti rispondono inerentemente?

E magari, il peggio del peggio, cominciano : “pure a me… “, con una irrefrenabile voglia di parlare di loro stessi, senza aver sprecato due parole sul tuo concetto.

Ecco. 

Per me questo  è come un Ariete con un altro Ariete (gli Zodiaco-addicted lo riterrebbero un abbinamento problematico).
Riassumendo tutto in una parola: ascoltare.
Sí perchè non ci sono cazzi, ma per me l’ ascolto è importante come il parlare, se non di piú.

Il dialogo non puó essere un interrogatorio, nè una seduta psicologica. È un alternarsi di dico, taccio, dico, taccio… e non di dico dico dico dico.

Quello che cerco nella gente è un arricchimento reciproco. Reciproco.

Credo sia necessario ripeterlo un’altra volta:  reciproco.

Se capisco che finiró per essere solo una sterile consulente, tendenzialmente fuggo!!
Secondo elemento del ritmo, che segue a ruota i tempi, è il silenzio, quello bello.

 Silenzi e lunghe pause devono essere naturali e confortevoli.

La smania di riempirli, almeno per me, è un segno che non si andrá molto lontano. La comunicazione è una danza di pensieri e chi balla sa quanto contino i tempi, ma soprattutto le pause e gli attimi di immobilitá. 

Non sono vuoto, ma energia in potenza.
Infine, ultimo ma non ultimo, la creme de la creme, altro che ciliegina, ma proprio tutta la torta…. forse il punto più importante…rullo di tamburi…(staró creando troppa aspettativa?)..

gli umorismi che si incastrano.

Non smetteró mai di dire quanto sia importante avere lo stesso senso dello humor e la stessa (o comunque molto simile) dose di ironia.

Per non parlare di sarcasmo.

Avete mai provato a fare del sarcasmo con chi non lo capisce?

E non sto parlando della battutina che sfugge eh, ma del sarcasmo sistematicamente non colto.

Parlo di quelle persone che prendono sempre tutto alla lettera e non leggono mai tra le righe.

Ecco.

Per me è una tortura e per quanto tu possa essere una brava persona, mi dispiace ma il nostro non sará mai un legame da 10 e lode.

Mancherà sempre qualcosa se tu scherzi in un modo che non mi diverte(e viceversa) e questo perché il non prendersi troppo sul serio, per me,  è il segreto della felicità. 

Quindi scherzare insieme è un po’ come avere lo stesso segreto.

Questa era la mia top three, che poi in realtá è una top one, perchè si riduce tutto lí, alla comunicazione.
Quello che cerchiamo tutti, in fin dei conti, è solo qualcuno che ci capisca… e la comprensione segue diverse vie.

Per me, tra tutte, le parole.

Oltre che gli occhi.